lunedì 12 giugno 2017

Sangue e merda



In Francia vince Macron (51,29% non ha votato), nel Kossovo l’UCK. Per quanto riguarda l’Italia, la Repubblica parla di affluenza in calo. Manco per il cazzo. Vero che in molte città del Sud Italia vince il voto di scambio, con percentuali ancora oltre il 70 per cento, ma al Nord è un altro crollo. In tutte le regioni siamo sotto il 60 per cento, con un significativo 50,63 in Liguria (-11%). Nel Veneto i votanti scendono dal 66,64 al 58,04 (-13%). Anche in Lombardia il calo è stato di oltre 13 punti rispetto alle precedenti. In Emilia Romagna, dove un tempo si registravano affluenze bulgare, si arriva al 55,51 per cento (-15,26%). Non solo al Nord, anche la Toscana non scherza, dove l’affluenza dei votanti è crollata al 56,75 per cento. Sono dati di cui in pochi terranno conto, e non abbastanza. Eppure segnano una tendenza, un crollo di fiducia e un rarefarsi delle illusioni.

Scrivevo il 21 maggio: “il partito di Grillo, non ha alcuna chance – stante l’attuale legge elettorale, ma anche con una diversa – di poter governare da solo come invece dichiara di voler fare. È un partito inutile, buono solo a convogliare il malcontento e tener sotto controllo la protesta”.

Il partito di Grillo non riesce più a convogliare la protesta, non in modo massiccio. Gli errori si pagano, specie in politica. L’errore più grave l’ha commesso nel 2013. La politica è compromesso, scambio, do ut des. Piaccia o no, la politica è sangue e merda, così come osservava un raffinato esponente dell’Italia da bere. 


5 commenti:

  1. Comunque pure Grillo ha ammesso, forse in un momento di involontaria sincerità, che la gente non va piú a votare.
    Questo prima delle elezioni comunali. Credo che ne siano coscienti anche loro che il sistema fa acqua da tutte le parti, e loro non riescono piú a mettere rattoppi dappertutto.
    Saluti

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    1. alle politiche sarà un'altra storia. ciao

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    2. Cioè le pecore si recheranno in massa a votare?

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  2. Ed è assai probabile che al prossimo ballottaggio in francia non andranno in molti tra quelli che al primo turno hanno votato i partiti che saranno esclusi dal ballottaggio .
    E' ipotizzabile quindi un'affluenza al voto tra il 35 e il 40 per cento secondo una tendenza già manifestatasi in altri paesi.
    Poichè chi ha votato in francia è confluito in maggioranza su partiti governativi, sembra proprio che siano interessati al voto solo gli appartenenti alle classi sociali che temono qualsiasi cambiamento...ergo quelli che se la sfangano bene.
    Ma poichè Macron ha già chiarito chi pagherà il conto di questo benessere della minoranza vedremo se l'astensione troverà altre strade di rappresentanza ...nelle piazze?
    ciao.g

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