sabato 20 agosto 2016

Magari ci ripenso e ricomincio


Oggi su Repubblica c’è un’intervista al regista Oliver Stone che parla del suo ultimo film e degli Stati Uniti, uno dei paesi meno democratici al mondo. E a proposito di America c’è anche un lugo articolo di Marco Belpoliti sul tabacco, la sua storia e la sua sociologia. Naturalmente si parte da Cristoforo Colombo, il quale, com’è noto, fu lo scopritore del nuovo continente, forse a sua insaputa. E invece non scoperse proprio un bel nulla, non perché vi furono degli approdi in epoche precedenti, ma perché quel continente e i suoi abitanti esistevano già ben prima di Colombo. Cosa diremmo noi se nel XV secolo in Europa fossero approdati degli amerindi prima del viaggio colombiano? Che l'Europa è stata scoperta da un certo Tȟatȟaŋka Iyotȟaŋka? Ad ogni modo, Belpoliti sostiene che Marx fumasse non la pipa bensì il sigaro. Non è così, Marx fumava in entrambe i modi, come risulta da un rapporto di una spia della polizia tedesca che visitò l’abitazione dei coniugi Marx e sui tavoli vide numerose pipe. Fumò molto ed ebbe seri problemi bronchiali, forse fatali.

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Conservo un portasigarette di quando fumavo, fino a più di vent’anni fa. È il regalo di una signora, una donna di alcuna avvenenza ma che sapeva a suo modo essere gentile. Londinese doc, era nata, suo malgrado, in quello che negli Anni Venti era ancora un sobborgo di Parigi. Poi vennero gli anni dell’Africa, vissuti non come una Karen Dinesen, ma da modesta impiegata d’ambasciata.

Animalista militante, adorava i cavalli e i cani. E anche lady Diana, prima di definirla una puttana. Gli ultimi anni li volle trascorrere – ripeté spesso – a spese della sua Regina, ossia in una casa per anziani di buon livello non lontano dalla capitale inglese. Fosse stato per la sua Regina e non per l’accredito mensile che arrivava puntuale, l’avrebbero scaricata in un ospizio plebeo.

Ogni mattina approntavo le mie sigarette con destrezza artigianale, con cartine e una mistura composta di un terzo di Latakia (errato credere sia solo per la pipa), un altro terzo di trinciato forte, e un tabacco più aromatico, da noi non commercializzato, che mi procuravo per vie traverse. Nulla d’illegale, per carità.

Fumare tabacco non è pratica salubre (s’è per questo nemmeno svolgere certe attività, ecc.). Non per questo chi fuma è “scemo”, come ci manda a dire, tramite un noto cretino, la presidenza del consiglio dei ministri. Sono degli ipocriti perché dal fumo incassano delle belle cifre, che però poi non bastano a coprire le spese sanitarie per curare le patologie legate al fumo.

Però fumarsi una cicca dopo un buon caffè offre soddisfazione come poche altre cose. Magari ci ripenso e ricomincio, che dite?


3 commenti:

  1. Risposte
    1. A proposito, tu sei nel luogo giusto per l'importazione! Ci sentiamo dopo ciao

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  2. Non lo faccia, coi tempi che corrono si sa mai avesse qualche patologia, non la eliminassero e non intendo dal SSN ma del tutto, visti gli alti costi.

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