venerdì 19 agosto 2016

Fateci ridere con una dentiera nuova


Il Sole 24ore, su dati Istat, rivela, con stizza, che su circa 9,4 milioni di pensioni di vecchiaia e anzianità vigenti a fine 2014, quasi 229.000 sono pagate a persone ritiratesi dal lavoro prima del 1980, quindi oltre 35 anni fa. Facendo sfoggio delle mie capacità aritmetiche ho calcolato si tratti del 2,4 per cento delle citate tipologie di pensione.

Nel complesso oltre 760.000 persone con pensione previdenziale di vecchiaia, anzianità o prepensionamento percepiscono l’assegno da oltre 30 anni.

Non resta che eliminare gli ultra ottuagenari. Chiediamo all'Ama di Roma di predisporre un piano di smaltimento differenziato per status.



Rispetto al 1980, si va in pensione mediamente 7 - 10 anni dopo, passando da 55 anni a 63,3 per quelle di vecchiaia nel 2014 (da 53,3 a 59,83 anni per le pensioni anticipate). Rispetto al 2011, per la vecchiaia l’innalzamento dell’età media è stato significativo con oltre tre anni in più (66,41 nel 2014 a fronte di 63,46 nel 2011). Nel 2016 l’innalzamento è ancora più marcato.

Lavoro ce ne sarà sempre di meno e dunque anche occupati (peraltro perdurando la giornata lavorativa normale di otto ore), mentre aumentano gli anziani. Il deficit previdenziale – per quanto la maggioranza dei pensionati percepisca assegni di fame, e per quanto l’Italia abbia un sistema previdenziale che non garantisce un futuro ai giovani – è destinato ad aumentare anziché diminuire.

Due più due è quattro, anche nella nostra epoca, nonostante qualcuno voglia farlo passare per un paradosso.


Per quanto siano scarsi gli aiuti alle famiglie, vi sia un indice di povertà fra i più alti dell’Ocse, e investimenti insufficienti in istruzione e in ricerca, il debito statale aumenta sempre più, gli appelli a maggior deficit inesausti. Le chiacchiere governative su sprechi e dissipazioni, sul taglio di spese sproporzionate, sulla famosa lotta all’evasione combinata a quella tesa a colpire di anatema la corruzione, stanno sempre a zero tondo. Quando salterà il tappo, allora avremo anche noi i nostri bastioni di Orione, come declamò con enfasi patriottarda qualche giorno fa un telecronista ad una gara di canottaggio. Ridateci Galeazzi e fateci ridere con una dentiera nuova, grazie. 

1 commento:

  1. I numeri parlano chiaro, l' italia è un paese (particolarmente) fallito di un sistema fallito e tutta la nostra " politica" è ormai solo imbonimento a copertura delle " iene" impegnate nello "spoglio della carcassa" .
    ws

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