venerdì 4 settembre 2015

Dell'ipocrisia dei critici laterali


Il premier inglese Cameron ha dichiarato, in riferimento alla foto del bimbo annegato, di essere commosso “come padre”. Questi stronzi devono sempre distinguere, tenere le distanze tra quelli che sono i sentimenti personali, privati, e il loro ruolo di assassini istituzionali seriali.

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Siamo portati a dimenticare che ogni giorno migliaia di bambini muoiono per le conseguenze di un’estrema povertà. Succedeva anche un secolo fa e prima ancora. La non piccola differenza consiste nel fatto che oggi non abbiamo più alibi. Quella miseria è l’altra faccia del nostro benessere, “L’accumulazione di ricchezza all’uno dei poli è dunque al tempo stesso accumulazione di miseria, tormento di lavoro, schiavitù, ignoranza, brutalizzazione e degradazione mentale al polo opposto”.

E dunque:

“Con l’economia globale in crisi prolungata e i lavoratori di tutto il mondo alle prese con la disoccupazione, i debiti e la stagnazione dei redditi, la feroce critica di Marx sulla natura intrinsecamente ingiusta e autodistruttiva del capitalismo non può più essere liquidata facilmente. Marx teorizzò che il sistema capitalistico avrebbe inevitabilmente impoverito le masse e concentrato tutta la ricchezza nelle avide mani di pochi, provocando crisi a catena e un’esasperazione del conflitto tra i ricchi e la classe operaia”.

Queste considerazioni sono di Michael Schuman, che le ha scritte su Time. È specializzato in economia globale e politica asiatica, insegnate presso la Columbia, è stato corrispondente per Time Magazine e The Wall Street Journal. Insomma, uno che non si può definire un marxista. L’appunto che gli si può fare riguarda il suo modo di interpretare Marx, laddove scrive di “feroce critica di Marx sulla natura intrinsecamente ingiusta e autodistruttiva del capitalismo”. No, Marx non era un moralista ipocrita, ha fatto qualcosa di più che descrivere il furto delle classi ricche e l’ingiustizia.

Solo leggendo Marx di prima mano si può comprendere com’egli non abbia “teorizzato” un bel nulla se teorizzare significa “descrivere” il capitalismo del suo tempo e i motivi della “disuguaglianza”. Questo poteva farlo un qualunque sociologo o filosofo. Ciò che interessa a Marx è il modo di produzione capitalistico in generale, le sue leggi e le sue tendenze, e non, invece, una sua forma determinata ad un qualche stadio del suo divenire, la brutalità con la quale s'esprime lo sfruttamento, pur non restando insensibile a questi aspetti.

Sono questi gli strumenti – estrapolando la tendenza dalle leggi generali del divenire del suo oggetto – che gli consentiranno le più ardite operazioni di pensiero, gli consentiranno cioè di spingersi per via analitica fino agli estremi limiti del modo di produzione capitalistico, oltre i quali si spalanca la breccia di una discontinuità qualitativa epocale e, a partire da lì, riguardare con occhi nuovi, e secondo nuove prospettive, il presente e il futuro.

Sono davvero piccini quelli che ritengono “smentito” Marx dagli eventi, magari poggiando la loro convinzione sul truismo becero che il sedicente socialismo reale sia stato in qualche modo frutto delle sue “teorizzazioni”. Marx sapeva bene che entro la logica del capitale e del plusvalore per il plusvalore, qualunque fossero poi le forme redistributive della ricchezza, si sarebbe rimasti entro le coordinate del lavoro salariato e della corrispondente schiavitù, fosse pure questa schiavitù posta sotto l'emblema della falce e martello.


E sono fuori strada anche coloro che – come Michael Schuman – ritengono che egli qualcosa abbia “azzeccato”. Questa gente, oltre a non aver letto Marx di prima mano, come accade fin troppo spesso, non coglie, pur con le migliori intenzioni ma nella loro falsa coscienza, il senso del movimento intrinsecamente contraddittorio (divaricantesi) del modo di produzione capitalistico e del ruolo che vi gioca il capitale, altrimenti la loro critica dell’esistente non si fermerebbe alla superficie delle cose, alla lateralità dei problemi, all’ingiustizia e simili ipocrisie.

5 commenti:

  1. chissà forse cameron e' solo disinformato come tutti i pirla che " governa", e magari si sarebbe commosso anche se i giornali e le TV di merduk ( la storpiatura è voluta) avessero pubblicato anche le foto delle migiiaia di bimbi uccisi dai suoi sodali (e dai suoi soldati) in palestina irak e afganistan ...
    E maledetto merduk dagliele le informazioni a quel poveretto !

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  2. Un fantasma gigantesco si aggira per le lande europee:l'ipocrisia a delinquere

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  3. Falsa coscienza...

    Cara Olympe, ti fara'piacere sapere che in una libera ricerca su internette,tu risulti al terzo posto nella spiegazione del termine.
    Ovviamente e'un termine prettamente marxista.
    I teologi,i sociologi,gli economisti ,i moralisti,borghesi non hanno una definizione del termine ,credo perche' non puo'essere falsa una cosa che non possiedi.
    Nel nosro caso piu'che di falsa coscienza, che in taluni casi puo'essere pure ,qualche cosa indotta ad esercitare il falso,parlerei di vera e propria cialtroneria delinquenziale..questi signori,sanno benissimo cosa succede,sono sempre molto informati.
    caino

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  4. Credo che cameron abbia espresso posizioni contrarie a dare asilo agli immigrati perchè rappresenta quella parte di economia inglese legata alla finanza, che ha una parte molto rilevante nel pil dell'uk.
    Una volta che hanno i camerieri italiani per andare a brindare ai loro guadagni in borsa sono a posto.
    Se cambierà posizione lo farà in maniera riluttante e solo in parte, per salvare la faccia, dare un contentino a ue e all'elettorato manifatturiero minoritario.
    A differenza della germania.
    Le responsabilità dell'inghilterra in questa mattanza in medio oriente, afghanistan, ucraina, sono documentate e allo stesso livello di quelle usa.
    La loro azione geopolitica muove capitali a livelli diversi di quelli della germania anche se le alleanze, le convergenze, le connivenze per avere una parte residua del bottino, sono altrettanto chiare.
    Questi bagni di sangue e di sofferenze indicibili, non sono storture o incidenti di percorso, ma meccanismi inevitabili per persone i cui "tenori di vita non sono negoziabili" e possono essere garantiti da un solo tipo di sistema.g

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  5. Ps. Visto che non lo si può fare nella realtà, propongo l'istituzione di un tribunale di norimberga virtuale, in cui documentare le responsabilità con nomi e cognomi per emettere sentenze e indicare e bandire gli assassini almeno dalla società civile.
    ...che le cose tornino ad avere il loro nomi...e le azioni dei mandanti ed esecutori riconosciuti

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