lunedì 8 giugno 2015

La stringente necessità


Tutte le menzogne rivali e solidali di un lungo secolo sono cadute in rovina. La tragedia è che in questa notte della società non ne abbiamo di nuove da rimpiazzare. Le condizioni materiali per una nuova società si sono prodotte e tuttavia è la vecchia società di classe che si mantiene ovunque aggiornando le sue forme di oppressione, e sviluppando con sempre maggiore abbondanza le sue contraddizioni. Tutto ciò che il presente dimostra con evidenza alcuni lo pensavano e certi anche lo dicevano, ma forse troppo astrattamente.

Ipnotizzati dalla forza incrollabile della dominazione borghese abbiamo rinunciato anche solo a pensare qualcosa di diverso, impegnati a sfornare tabelle sulla disoccupazione e lo spread mentre sorseggiamo mojito. La crisi, descritta con monotonia, sembra una sorta di presenza eucaristica che sostiene la religione neoliberista. Un giorno non ci sarà né la voglia e nemmeno il tempo di mostrare quanto queste persone abbiano potuto sbagliarsi.


Il nostro realismo anti-utopistico non è però più reale delle illusioni, e un giorno questi decenni di miserevole inganno conteranno meno di un giorno. Sarà necessario un lungo e drammatico intermezzo prima che i nostri desideri ritornino ad avere una pretesa scientifica, prima che le parole tornino ad emozionarci, prima che la stringente necessità ancora una volta ci costringa a fare i conti con ciò che siamo diventati.

3 commenti:

  1. Cara Olympe,per ragioni di spazio sul mio PC,scrivo come” anonimo”,avendo eliminato un Broswer e perso quindi un account.Ma, sono sempre Caino ,il fratello sfortunato di Abele.In merito ai tuoi due ultimi post,mi sovvien,leggendo un vecchio testo dell’Hauser che la patria di Leonardo Da Vinci,propone dopo abbondanti 5 secoli,una pletora di robusti ignoranti a tutti i livelli del genere italico,e come già affermato in passato,quando non ignorano,”prezzolano”,per dirla con Dante :”Tu proverai si come sa di sale lo pane altrui..”poveri pennivendoli. Da una razionale analisi dei politici nostrani ,dalla fontina,passando per il gorgonzola e via discendendo.si nutre il fondato sospetto che tutte le stagionature siano finite male e che gli eredi legittimi siano ormai rimasti i topi ,che come si sa si mangiano le croste prima di sbranarsi tra di loro.Siamo alle croste,direbbe Leonardo,vero padre del sapere scientifico moderno.Caino

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