giovedì 5 dicembre 2013

Fuorilegge


Le sentenze vanno rispettate, dicono i legulei. Tanto più alla lettera se pronunciate dalla corte costituzionale, la quale non si esprime su questioni di lieve conto. E ci dice in concreto che i parlamenti eletti e in carica negli ultimi otto anni erano e sono illegittimi(*), ossia fuorilegge. E la sola cosa che gli interessati, ossia i fuorilegge e i media (tutti) che gli tengono bordone, non trovano di meglio da dire è che aspettano di leggere le motivazioni, tra qualche settimana, nell’anno nuovo. Con tutto comodo, tanto sanno che non cambierà proprio nulla.

Dopo decenni di controrivoluzione sociale e nel pieno dispiegamento della dittatura del capitale multinazionale e finanziario, fa un certo effetto sentire un organo supremo dello Stato dichiarare illegittimo il parlamento. Se si è arrivati a questo punto, è segno che i parlamenti non contano davvero più un cazzo, che i parlamentari sono ridotti a meri ratificatori di decisioni prese altrove. Un fatto che è diventato un pericoloso (per loro, ovviamente) luogo comune.

*

Ieri un lettore, a commento del mio post nel quale sostengo che siamo in una situazione generale in cui un popolo di vigliacchi non muove un dito, mi faceva osservare:

Ieri c'è stato un bliz [che brutto termine di stampo militar-poliziesco] dei disoccupati napoletani presso la sede centrale del PD a Roma. Una 50ina di disoccupati napoletani arrivati a Roma per partecipare ad un incontro al ministero del lavoro sito in pieno centro città, dicono di averlo fatto per far sentire la propria voce. Le irruzioni in sede del PD sono avvenute dopo che i disoccupati hanno saputo che il tavolo di discussione che riguardava la loro vertenza per cui erano arrivati a Roma era stato annullato.
E' sempre sbagliato generalizzare sig.ra Olympe!
C'è chi lotta!

E allora, cosa c’entra? Si tratta di una lotta per motivi strettamente economici, non politici (**). E io mi riferivo proprio agli obiettivi politici complessivi.

(*) Vietato dalla legge e difforme dalla regola legislativa, sinonimo di illegale. Dice il dizionario.

(**) Ogni movimento tramite il quale la classe operaia si oppone come classe alle classi dominanti e le preme from without [dall'esterno], è un movimento politico. Per esempio, il tentativo di strappare una riduzione della giornata di lavoro dal capitalista singolo in una sola fabbrica, o anche in una sola industria, con degli scioperi, ecc. è un movimento puramente economico; invece il movimento per strappare una legge delle otto ore, ecc. è un movimento politico (K. Marx, lettera a Friedrich Bolte, 24 novembre 1871, in Meoc, vol. XLIV, p. 337).

4 commenti:

  1. siccome oramai il capitale ha conformato le menti dei più, credo sia necessario che la lotta politica si agganci a quella economica, difficilmente avremo un movimento esclusivamente politico di lotta al sistema.
    saluti
    AG

    RispondiElimina

  2. Archivio
    Stampa

    '8 ore di lavoro,8 di svago,8 per dormire'
    Ma quello era il vero sindacato:Quello Anarchico

    RispondiElimina
  3. Non è solo vigliaccheria, anche se indubbiamente c'è anche quella (peraltro facilmente spiegabile con l'enorme strapotere delle forze repressive).

    Purtroppo è passata nella coscienza comune una delle più brillanti invenzioni della propaganda di regime: la causa dei nostri guai siamo noi stessi, o meglio i nostri "sprechi", e ora paghiamo per i nostri peccati. Non importa che i salari siano bloccati ormai da decenni e ultimamente pure tagliati, che il rapporto salari medi - prezzi in Italia faccia sbalordire qualunque tedesco o americano: è passata l'idea che siamo tutti, anche l'operaio o il pensionato a 700 euro al mese, colpevoli di avere sgavazzato nel lusso, e ora dobbiamo espiare. Ho come la sensazione che l'eterno sottofondo cattolico dell'animo italiano abbia a che fare con questo idiota e suicida convincimento.

    RispondiElimina
  4. (Il commento è anche una chiosa al post di ieri : Un popolo di vigliacchi)

    Bisogna cambiare ! è un refrain con vari accenti che ricorre in un Paese dove chi dovrebbe cambiare non ne ha affatto intenzione ed in gran parte è colluso con la grande criminalità, dove i regnanti (perchè di regnanti si tratta) palesano dopo anni che il sistema di voto è anticostituzionale.
    Le reazioni dei sudditi si traduce in grandi clamori e - peones - saremo solo in difficoltà pressochè tragiche dopo che avranno messo mano sul rimanente solido, e di cui ne sono consci ,vale a dire casa e depositi bancari ; questi - i sudditi - allora non avranni più la forza di reagire.
    Al momento mi è difficile capire il nesso consequenziale tra lotta politica ed economica a cui il sig.AG fa riferimento e con la possibile derivata operativa.
    Non succede niente, a parte pochi giudizi circostanziati, il resto dei commenti sono chiacchere da bar o da tram: e Loro - i regnanti - lo sanno. Per comprenderne il senso è addirittura ridondante il riferimento a
    Lutero, bastano Machiavelli e Guicciardini, P.P.P.Pasolini e Leonardo Sciascia. Non siamo ancora usciti dalla realtà dei Comuni.
    Ora per iniziare, non pretenderei che parte del popolo fosse edotto tramite
    la sola lettura delle dispense filosofiche (*) delle quali veniamo gratificati da madame Olympe (che ringrazio molto), sarei già contento che ci fosse di partenza una sufficiente educazione alimentare, e non mi riferisco alla fame, si intende.
    Al momento preferirei sostituire all'aggettivo 'vigliacchi' quello di "Comodi".

    saluti
    leo

    PS Ai miei tempi davanti alle sezioni la vendita di Rinascita era 2 a 10 rispetto all'Unità.

    RispondiElimina