mercoledì 24 aprile 2013

Grillo è una vittima



Rieleggere Napolitano è stato necessario per fare quel governo invocato da Napolitano stesso quando ha rivocato il 1976. Il governo dell’ammucchiata insistentemente richiesto da Berlusconi e che ha avuto come padrini molti dirigenti del Pd.

Fuori discussione l’elezione di Rodotà, per ragioni che a me paiono ovvie e che l’establishment non può mettere in piazza, probabilmente molti di quelli che hanno trombato Prodi hanno agito, oltre che per faida, per favorire tale disegno che è ormai plateale. Altri, invece, credendo una cosa, ossia seppellendo Prodi, hanno in realtà agito per il re di Prussia.

Giuliano Amato non è stato convocato al Quirinale perché, all’ultimo momento, è parso che anche le provocazioni debbano avere un limite di questi tempi. Allora va bene il nipote del gran ciambellano di Berlusconi. Che non può essere mandato in giro per l’Europa da solo.




In questi fatti si può comprendere tutta l’idealità (chiamiamola così) del tentativo di Bersani di farsi dapprima affidare l’incarico di formare il governo e poi di far eleggere Prodi per gli stessi scopi.

Tutto questo ormai appartiene al passato. Restano i problemi, sempre più gravi, e una classe dirigente non diversa e non meno tronfia di quella che c’era prima. Non si comprende dunque perché qualcosa dovrebbe cambiare in meglio.

A questo genere di classe dirigente finora è andata sempre bene e crede di poterla fare ancora franca. Del resto possono constatare come la più grande forza parlamentare antisistema (almeno a chiacchiere) che mai si sia vista (per la Lega il 25% è sempre stato un sogno), negli effetti sia una forza innocua e anche comica, guidata da personaggi che difettano di un disegno realistico, di capacità di direzione, di conclusioni che contengano un valore di pratica applicazione.

Sul punto delle difficoltà economiche Grillo ha ragione, come chi spara a canne mozze su un bersaglio ravvicinato. Perciò dice che l’Italia in autunno fallirà, così come cinque anni or sono aveva iniziato col refrain che i titoli di stato non li avrebbe più voluti nessuno.

Grillo è vittima dell’automistificazione, e non s’accorge di aver scambiato l’illusione per la realtà, soggiogato dal rito spettacolare di cui è solo parte. Si fa consigliare da uno come Casaleggio, sulle cui idee, per quanto è dato sapere nelle forme rese pubbliche, non so se possa essere classificato tra i paranoici autentici o gli eccentrici introversi.

La situazione economica e sociale è gravissima, di là delle boutade di Grillo, la recessione porta a sbilanci nelle entrate insostenibili per molti paesi, e il campanello d’allarme in Europa è suonato, l’Italia è un paese troppo importante perché questo dato di fatto e il risultato delle ultime elezioni possa essere trascurato.


3 commenti:

  1. Qui si pesca bene: http://www.vedro.it/chi . Mezza e più lista dei ministri.
    Ciao
    P.s. forse le mie impostazioni del browser, o i serventi ai pezzi non hanno corretto l'impostazione per cui il form non accetta codice.

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  2. Letta può dormire sogni tranquilli : Matteo Renzi ,oggi, ha dato pieno sostegno al suo incarico .......Ma vista la fine di
    Bersani consiglio all'enfan prodige , nonchè nipotino del più potente Gianni, di munirsi di grande amuleto e praticare , senza indugi , gesti e rituali inequivocabili .

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