lunedì 27 agosto 2012

Perché Amstrong non c'è nelle foto della Luna?


Neil Amstrong ha lasciato per l’ultima volta la Terra, dicono alcuni con facile metafora. Anche lui ha avuto a che fare con quel viaggiatore instancabile che è la Morte. Quando passeggiò sulla Luna, avevamo visto da poco il film di Stanley Kubrinck e non era troppo azzardato ipotizzare che poco più di trent’anni dopo i voli verso la Luna o Marte avrebbero potuto avere una cadenza settimanale e un loro tariffario. Non tenevamo conto che l’impresa lunare dell’Apollo 11 era stata quasi un bluff dai costi esorbitanti. Una scommessa giocata, gestita e vinta come lo sarebbero state in seguito altre, ma quella fu vero azzardo. Il primato sovietico nello spazio, stabilito con lo Sputnik e poi con Gagarin, fu fortemente ridimensionato dalla strabiliante impresa statunitense del 1969.

L’anno prima erano stati uccisi King e poi Robert Kennedy, quest’ultimo sicuro vincitore delle presidenziali, il quale aveva condotto una campagna elettorale tutta improntata contro la guerra in Vietnam. La cognata glielo aveva detto: Bob, farai la fine di tuo fratello. L’omicidio politico è una costante della storia degli Usa, solo che tendiamo a dimenticarcene. Ricordiamo solo i casi più famosi, ma ce ne sono stati molti altri. Se non ti uccidono con un’arma da fuoco, lo fanno con una siringa di pentotal sodico e di bromuro di pancuronio [*].

In vece di JFK, regnò Johnson e al posto di Bob regnava Nixon quando Neil se ne uscì con quella frase da baci perugina. La guerra in Indocina, proseguiva. A ferragosto del 1969 ci sarebbe stato Woodstock, il grande raduno giovanile dove i figli della piccola e media borghesia americana invocheranno di essere lasciati in santa pace nei sacchi a pelo, di non partire per la guerra, di poter ascoltare musica, di fumare e sognare, di bere le loro lattine di birra e di coca. Saranno poi accontentati.

Ma torniamo ad Amstrong. Sta di fatto che nelle foto lunari Neil quasi non c’è. Egli, in una scaletta ben precisa delle attività, figurava come fotografo principale, ma ciò non toglie che non esiste una foto decente che lo ritragga sulla Luna. Stiano tranquilli i “negazionisti”, non ci sono strani motivi a supporto di questo fatto. C’è chi afferma che “la telefonata inattesa [?] del presidente Nixon scombussolò in parte la scaletta e nella concitazione si finì per non scattare foto intenzionali di Armstrong, che compare solo parzialmente in alcuni scatti” [*].

Più verosimile quanto ebbe a raccontare Richard Underwood, incaricato fino al 1980 di addestrare gli astronauti a fotografare: "Neil è stato scelto per sbarcare per primo sulla luna, e tale scelta ha indispettito Buzz Aldrin. Quando abbiamo esaminato le foto scattate durante la missione, eravamo tutti scioccati: Aldrin non aveva preso nessuna foto di Armstrong”. Quindi, a quanto pare, Buzz, per ripicca, per gelosia, non ha volutamente fotografato Neil Armstrong, il quale è ritratto, nell’unica foto decente, di spalle [*]. Ed infatti le foto più famose che ritraggono un astronauta sul suolo lunare e vicino alla bandiera, pubblicate dai media anche in questi giorni in riferimento ad Amstrong, in realtà ritraggono Aldrin. 

3 commenti:

  1. La Nasa aveva ragione:vuoi mettere far poggiare la prima zampa ad un Aldrin qualsiasi mentre l'altro si chiamava Capitano Fortebraccio?Dopo la potenza mediatica della Laika(poveretta) e di Gagarin?
    Poi hanno detto che la mission non contemplava foto ricordo,dubitabilissima.
    @complottisti:siete qui? .......
    se ci fossero,da queste parti,vorrei fargli notare l'utilità politico-mediatica di coprire un sensato sputtanamento con una stronzata,per delegittimare lo sputtanamento in blocco.Ma sono via,gli scemi,a cliccare like da qualche parte e farsi le seghe coi limpbizkit.
    ah,sì,franz

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  2. Hahaha non riesco a credere che ci sia gente che crede che Buzz non abbia fotografato Neil per gelosia quando invece il programma dell'escursione sulla Luna (tra l'altro pubblico) prevedeva esplicitamente che fosse soltanto Armstrong a fotografare il compagno e non viceversa.

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    1. io non faccio altro che citare Richard Underwood, il resto non m'interessa proprio. e anche la sua baldanzosa sicurezza mi pare fuori luogo.

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