mercoledì 7 dicembre 2011

Questa è l’Italia che vogliono salvare


I nostri avversari sono gli avversari dell’umanità. Non è vero che abbiano ragione dal loro punto di vista: il torto sta nel loro punto di vista. Forse è inevitabile che siano così, ma non è necessario che esistano. È comprensibile che si difendano, ma essi difendono preda e privilegi, e comprendere in questo caso non deve significare perdonare”.
Bertolt Brecht

L’ineffabile maschera politica, la spalla dei cabarettisti, Pierluigi Bersani, con faccia torva e minacciosa ha redarguito in diretta televisiva un altro capo manipolo, Di Pietro, solo perché si è permesso di dire che il re è nudo.

Un viceministro, sempre in televisione e senza che nessuno lo sfanculi, sostiene con sprezzo del ridicolo che l’ici sugli immobili ecclesiastici non è stata messa perché non c’è stato il tempo di studiare il caso. Troppo occupati con il culo dei poveracci e le accise sul gasolio da riscaldamento.
Dice l’onesto professor Monti, capo europeo della commissione trilaterale: “l'alternativa non era quella di andare avanti come niente fosse ma quella di correre il rischio che lo Stato non potesse pagare stipendi e pensioni”. In cifre assolute il 23,3% dei pensionati, cioè quasi un quarto, riceve un assegno inferiore a 499,99 euro, per un reddito medio mensile di 347 euro. Il 46,5% dei pensionati riceve meno di 1000 euro al mese. Sono queste le pensioni che vogliono tutelare, sono gli stipendi degli schiavi tra 800 e 1200 euro che vogliono salvare?
La cosa che più mi rattrista è sentire che a salvare l’Italia si propone una classe dirigente nazionale tra le più premoderne, violente e predatrici della storia occidentale, la cui criminalità si è estrinsecata nel corso dei secoli in tre forme: lo stragismo e l’omicidio politico, la corruzione sistemica e la mafia[*].

L’Italia conta meno dell’1% della popolazione mondiale e ne detiene almeno il 5,6% della ricchezza, possiede il più ricco patrimonio immobiliare d’Europa, il più cospicuo risparmio privato dell’Occidente, è il secondo esportatore commerciale del continente, si può permettere di tenere nei magazzini dei musei reperti archeologici e opere d’arte che farebbero la fortuna turistica di qualsiasi altro paese.

Lo Stato può permettersi di regalare le acque minerali e termali a società che la rivendono come l’oro, di esentare dalle tasse gran parte del patrimonio immobiliare di banche e assicurazioni, nonché oltre il 50% delle società di capitale, quindi di regalare le frequenze televisive e di svendere quelle delle telecomunicazioni, di dare in concessione a dei feudatari la rete autostradale, di permettere qualunque traffico in oro e capitali con la Svizzera e altri staterelli consimili, di mantenere il clero cattolico e le finanze vaticane, di trasferire sempre più massicciamente ricchezza dal lavoro alla rendita improduttiva, di scendere a patti con le più efferate organizzazioni criminali, eccetera.

Questa è l’Italia che vogliono salvare. 

* * *
Dimentichi gli introiti delle lotterie legalizzate, un bussines che porta nelle casse dello Stato quanto le maggiori società, se non di più. Considerando che sette italiani su dieci non si staccano da ogni tipo di gioco, dal lotto, al totocalcio, grattaevinci. Inoltre con l'istigazione al gioco d'azzardo, lo Stato ha creato una sorta di tassa occulta che credo possa considerarsi una delle principali voci di bilancio. Chi fa capo a queste società sono i soliti noti. Non ho trovato l'esatto introito che mettono in tasca i "salvatori della Patria", ma considerando che ogni giorno i giocatori, (italiani sempre più idioti), producono una cifra a sei zeri, e tenendo conto che tale somma è divisa in tre parti fra le società che gestiscono i giochi, lo Stato e i probabili e sempre meno vincitori, (e qui bisognerebbe sindacare dove finiscono i soldi non vinti), il gruzzolo giornaliero che lo Stato incassa avrebbe dovuto azzerare il debito pubblico. Ma che fine fanno questi soldi legalmente intascati dai Nostri amminastratori del "bene comune"?
Francy

6 commenti:

  1. Dimentichi gli introiti delle lotterie legalizzate, un bussines che porta nelle casse dello Stato quanto le maggiori società, se non di più. Considerando che sette italiani su dieci non si staccano da ogni tipo di gioco, dal lotto, al totocalcio, grattaevinci. Inoltre con l'istigazione al gioco d'azzardo, lo Stato ha creato una sorta di tassa occulta che credo possa considerarsi una delle principali voci di bilancio. Chi fa capo a queste società sono i soliti noti. Non ho trovato l'esatto introito che mettono in tasca i "salvatori della Patria", ma considerando che ogni giorno i giocatori, (italiani sempre più idioti), producono una cifra a sei zeri, e tenendo conto che tale somma è divisa in tre parti fra le società che gestiscono i giochi, lo Stato e i probabili e sempre meno vincitori, (e qui bisognerebbe sindacare dove finiscono i soldi non vinti), il gruzzolo giornaliero che lo Stato incassa avrebbe dovuto azzerare il debito pubblico. Ma che fine fanno questi soldi legalmente intascati dai Nostri amminastratori del "bene comune"?? E' il caso di dire: "domanda da un milione di dollari"!!
    Buona Giornata

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  2. Per non parlare dei soldi incassati dalle slot machine di cui la corte dei conti ha stimato 98 MILIARDI di tasse evase da società vicine agli ex aenne...

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  3. Bisognerebbe concentrarsi un tantino, su chi, e come vuole salvare l'Italia per davvero.
    Ho sempre più in mente, la ..."torre eburnea" di Gramsciana memoria.
    Saluti

    The Red.

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  4. non ho toccato il punto perché so che è arcinoto e pascolo di grillo

    che il gioco d'azzardo sia legale o clandestino non cambia nulla alla sostanza, così come non cambia nulla se i padrini sono politici o iscritti all'albo dei gangster

    tutto quello che è legale non è detto che sia migliore di ciò che non lo è

    uccidere una persona è un reato, ucciderne a migliaia con mezzi legali è un fatto politico
    insomma non scopro niente di nuovo ecco perché non insisto tanto su queste cose. è il sistema che è malavitoso

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  5. http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2011/12/05/visualizza_new.html_9478845.html

    Credo sia interessante, leggere questi dati di aggiornamento Ocse, sullo stato della ricchezza in Italia.
    Buona giornata.
    Luigi.


    "ISTRUITEVI PERCHE' AVREMO BISOGNO DI TUTTA LA VOSTRA INTELLIGENZA
    AGITATEVI PERCHE' AVREMO BISOGNO DI TUTTO IL VOSTRO ENTUSIASMO"
    (A. Gramsci)

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