domenica 6 novembre 2011

Il programma del PD scritto a Francoforte



L’11 ottobre scorso l’art. 1 del Rendiconto economico dello Stato era stato bocciato al voto di fiducia. L’art. 72 del regolamento della Camera vieta che una legge respinta possa essere ripresentata prima di sei mesi. Nessun deputato dell’opposizione ha alzato paglia quando il governo ha deciso di ripresentare la stessa legge a meno di un mese dalla sua bocciatura. Oggi, nel suo editoriale, Eugenio Scalfari spiega perché: «Questo documento è essenziale perché, in mancanza della sua approvazione, non è possibile approvare la legge di Bilancio e quella di stabilizzazione economica. Le opposizioni potrebbero astenersi e l'ex maggioranza approvare il Rendiconto, in tal modo apparirebbe chiaro che la maggioranza ha appunto cessato di esistere perché è scesa al di sotto dei numeri che la rendono tale».

Niente da dire, l’opposizione ha uno stile diverso rispetto alla (ex) maggioranza, non va contro le regole, non pasticcia con trucchi da magliari. Martedì – secondo Scalfari – chi vuole si presenterà in aula e si asterrà e così Berlusconi prenderà atto che, anche se la legge è passata, lui non ha più la maggioranza. Da galantuomo qual è, si dimetterà. Oppure – secondo altri – l’opposizione voterà contro la fiducia sul Rendiconto e farà cadere il governo alla luce del sole, non con un colpo di palazzo. È gente che diuturnamente attende al bene del paese, delle classi lavoratrici, non tradirà. Sì è vero, è già successo troppe volte in passato, ma stavolta saprà riscattarsi, saprà meritarsi la fiducia della parte più sana della nazione.

Ma che cosa si propongono di fare i cleptocrati una volta al governo al di là della generica e vacua lotta all’evasione fiscale? Scalfari avverte che bisogna evitare «la disistima della pubblica opinione verso la "casta", cioè verso tutti i partiti aumentando pericolosamente il solco tra il Paese reale e le istituzioni». Quindi? «Il nuovo governo dovrà fare una scelta di fondo prima ancora di metter mano ai concreti provvedimenti […] io credo che questa scelta sia già stata fatta e coincida con quanto sostengono da tempo sia Draghi (ormai insediato alla guida della Bce) sia il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama».

Quindi il programma economico sarà dettato dai banchieri e dagli Usa. Bersani e gli altri allocchi sono solo dei prestanome. In primis si tratterà di aumentare l’età di maturazione per la pensione e tagliarle di circa il 30 per cento: «Il nuovo governo dovrebbe impegnarsi alla costruzione di un patto generazionale tra padri e figli, facendo passare tutti gli attuali pensionati - con l'esclusione dei lavori usuranti - al sistema contributivo e ad un prolungamento dell'età pensionabile».

E poi, cosa si dovrebbe fare ancora per aggiustare i conti dello Stato? «Occorre adottare le proposte di Ichino e di Boeri che consentono maggior libertà di entrata e di uscita dal posto di lavoro, impedendo licenziamenti discriminatori e incentivando l'assunzione di giovani». Maggiore libertà la chiama l’ex fascista Scalfari. Questa gente l’abbiamo sui coglioni da 60-70 anni, ha comandato e vuole continuare a comandare, non intende farsi da parte nemmeno quando ha un piede nella tomba. E migliaia di coglioni in piazza ad applaudire il sosia di Crozza.

5 commenti:

  1. Governo, Vendola: "Serve esecutivo di scopo per la patrimoniale"

    Roma, 5 nov. (Adnkronos) - "A questo punto serve un 'governo di scopo' per varare una patrimoniale pesante utile non soltanto come risorsa per il debito, ma anche per la crescita dell'economia". Lo afferma il leader di Sel Nichi Vendola che, in un'intervista al 'Corriere della sera', guarderebbe con favore un esecutivo di transizione con l'idea di "arrivare poi in pochi mesi, per la primavera, a elezioni anticipate". Oltre alla patrimoniale, Vendola indica "una importante tassazione delle rendite e tagli alle spese militari". Saranno queste soluzioni, per il presidente della Puglia, "la bussola per il nuovo Ulivo". Non fa nomi perche' "a me interessano i temi e credo che quelli necessari a sanare la crisi siano contro natura

    http://www.adnkronos.com/IGN/Daily_Life/Edicola/Governo-Vendola-Serve-esecutivo-di-scopo-per-la-patrimoniale_312613229698.html

    Non è solo il PD, ma tutto il c.sin. a seguire i dettami dei Banchieri.

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  2. E' un bene che il vendolismo finisca, al netto di tutte le ciance del poeta politico, per sostenere il "governo tecnico" della macelleria sociale. Così, quando i macellai saranno all'opera, seduti anche sui voti di Vendola, chi vorrà vedere vedrà in cosa consiste "la fabbrica di Nichi".

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  3. Dubito fortemente che Sansone (berlusconi) mollerà l'osso. E' deciso a morire da eroe con tutti i filistei. Il grande amico di Gheddafi sa che nessuno gli sparerà in fronte come al caro Muammar. Lui vive in Italia, al sicuro fra i suoi colleghi vampiri che, seppure assetati del suo sangue, sono suoi complici nel bene e nel male, da destra a sinistra.
    Obama dovrà attaccarci per mettere a segno il suo piano. Sbalgierò, ma siamo alla fine della storia d'Italia.

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  4. Comincio a tifare perchè Mr B. non si dimetta: temo un governo tecnico (leggi liberista) e\o un governo di quei simpaticoni del PD-L pronti a sparare sul lavoratore , stile Ichino. Tanto a questi cosidetti professori che hanno il posto fisso garantito per nascita, indipendentemente dai meriti, che pensano di arrotondare con lo stipendio da senatore, spacciando meriti accademici che non hanno, giocano a fare i giuslavoristi sulla pelle di chi lavora veramente.

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  5. Che resti "Sansone" oppure arrivi qualunque altro filisteo, peones, nichi-lista o vescovo, avremo bisogno comunque di creare e curare almeno un piccolo orto.
    Avremo bisogno comunque di sottrarci alla miseria dei prossimi pensieri, agli orizzonti dell'attuale politica.
    Necessaria l'azione disintossicante e strategica.
    Tra non molto, oltre essere avvelenati, saremo anche cattivi.

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