sabato 13 agosto 2011

Sanguigno come un tarocco

Da un portatile alieno.
Re Giorgio ha interotto i bagni di mare ed è rientrato alla reggia per incontrarsi con l'uomo più ricco e inquisito d'Italia. Il gran sacerdote e il faraone avranno parlato anche di sacrifici umani. 
Come nella migliore tradizione rivoluzionaria il governo di salute pubblica ha pensato anche a modificare il calendario, per il momento le festività da aprile a giugno. Sicuramente l'intento è anche quello di sopprimere, quando cade, anche la quinta domenica del mese. Le maggiori resistenze verranno dal Vaticano, ma si pensa di superarle con il solito do ut des. In tal caso basterà modificare un poco il terzo comandamento. 
Intanto al Senato ogni anno si cambiano le posate, strumento essenziale per i lavori che vi si tengono. Spesa 40mila euro. Lavaggio auto blu 61.000. Manutenzione ordinaria e straordinaria assensori (palazzo Madama, come noto, è un grattacielo di 80 piani) per la modica cifra annuale di 865.000 euro.
Saluti.

2 commenti:

  1. Ho letto i suoi commenti sul blog "un tal lucas" e sono passato al suo.
    Siccome mipare ferrato/a (?) una domanda: ma nonsarebbe il caso di piantarla con queste "manfrine" dei costi della politica. Io posso concordare che sia detestabile e assurdo che si spendano 40.000 euro all´anno in posate nuove per il Senato ma possibile che mentre si parla di questi spiccioli nessuno (o quasi) fa presente ch eil costo del ponte di Messina (un opera assolutamente inutile) e´passato da 6,1 a 8,5 MILIARDI senza che una pieta sia ancora stata posata?
    In generale, non sarebbe il caso di rendersi conto che i capitoli di spesa che rendono insostenibile il bilancio ipubblico nonsono le posate dei senatori ma ben altri??? Oppure che i capitoli di mancate entrate non sono no le tasse gli onorevoli ma quella degli autonomi e dei soliti noti che si fanno beffe del fisco??
    Simone

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  2. sono d'accordo.
    se ha letto i miei post avrà notato che non insisto su simili temi. la vigilia di ferragosto ho solo voluto dare un po' di colore.

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