mercoledì 10 agosto 2011

Il loro impegno per la pace



Ho capito, non gliene importa un dattero a nessuno, tantomeno a ferragosto. Giorgio Napolitano starà nuotando nelle acque limpide del Golfo e intanto a Majer, villaggio a una decina di chilometri da Zlitan, 150 km a est di Tripoli, gli aeri della Nato hanno messo a tacere oltre 80 pericolosi miliziani di Gheddafi: 33 bambini, 32 donne e 20 uomini, appartenenti a una ventina di famiglie diverse.

Il quotidiano la Repubblica parla di “presunto massacro di civili” e di “macchina della propaganda” libica. E il bravo giornalista che fa? Chiede lumi ai “presunti” assassini, cioè alla Nato. Che risponde:

«l'obiettivo del raid a Zlitan era una "struttura militare" utilizzata dalle forze pro-Gheddafi come "punto di appoggio per rafforzare i propri attacchi", dove c'erano tende usate come ripari temporanei. Di conseguenza, ha aggiunto il portavoce, "si trattava di un obiettivo legittimo", e con il suo bombardamento la Nato "ha ridotto" la capacità del regime di nuocere ai civili».

Quindi hanno bombardato una tendopoli! L’hanno considerata un “obiettivo legittimo”. E, al solito, "non si possono escludere morti e feriti".

El País, scrive: «"Las fuerzas de la OTAN no diferencian entre soldados, niños o ancianos", afirma Abdulkader al-Hawali, uno de los médicos de un hospital local, a la agencia Reuters».

Il NYT è ancora più laconico: qui.

Il 30 luglio scorso gli stessi assassini, in violazione della risoluzione Onu 1738 (2006) che condanna gli atti di violenza contro i giornalisti e operatori dei media in situazioni di conflitto, hanno bombardato la televisione libica uccidendo diverse persone e ferendone dodici. È seguita la protesta del direttore generale dell’Unesco, Irina Bokova, ma i rappresentati degli assassini hanno detto invece che tali attacchi aerei servono per proteggere i civili dalle “trasmissioni del terrore”.

Ovviamente i media dell’Impero non se ne curano, troppo presi come sono a raccontarci delle vetrine rotte alle banche e ai supermercati di Londra dai soliti “criminali”.

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