lunedì 8 agosto 2011

Eh no, così non vale



No, cari amici (o dovrei dire compagni?) de Il Sole 24ore, non ci si può mettere l’eschimo e la sciarpa di lana rossa in pieno agosto. Passi per Guido Rossi che il piglio dell’outsider l’ha sempre avuto, ma adesso voi state esagerando. Cercate di capire, voi scrivete per il giornale della Confindustria, non sul Manifesto. In questo modo ci state togliendo il pane di bocca. Del neoliberalismo voi siete stati i profeti, dovete prendere tutto, non solo la parte che vi sembra più buona. E fin che morte non vi separi. Ricordate quando mandavate alla ghigliottina chi non pronunciava la parola “mercato” con la dovuta enfasi? Per vent’anni di seguito avete rotto i coglioni col mercato e le privatizzazioni, e ora che siamo al passo di tango argentino vi rimangiate tutto!

Insomma che cosa sono queste geremiadi? Come avete potuto scrivere cose come questa?

«Se il Prodotto interno lordo del mondo intero nel 2010 è stato di 74mila miliardi di dollari, la finanza lo surclassa: il mercato obbligazionario mondiale vale 95mila miliardi di dollari, le Borse di tutto il mondo 50mila miliardi, i derivati 466mila miliardi. Tutti insieme (e stiamo escludendo valute e quant'altro), questi mercati sono otto volte più grandi della Terra: della ricchezza prodotta da industrie, agricoltura, servizi. È per questo che, con mille meccanismi, riescono a condizionare con il loro isterismo il mondo reale. La teoria insegna che i mercati finanziari dovrebbero riflettere i fondamentali economici, ma non è più così: ormai li determinano».

La teoria insegna? Ma che cazzo vi ha insegnato la mitica teoria se il vostro approccio alla realtà è falsificato, se la vostra ideologia s’intercala come una mediazione indispensabile per far andare avanti questo manicomio? Voi dite di aver sempre comunicato fatti, è vero, ma svuotati del loro contenuto autenticamente vissuto. Per leggere un vostro articolo ci voleva un master in fandonie e l’inglese fluente della City. E non vi siete accorti di quanto sta succedendo da almeno tre anni e che covava da almeno un ventennio. Non ditemi che vi siete distratti o che vi siete fatti prendere la mano dal giochino.

E poi, per entrare nel particolare, nella cosa che m’interessa personalmente, solo ora mi venite a dire, cari cocchi, che “il bund è bene rifugio, ma non per sempre” e che “il vero rischio non è sulle banche italiane”? Appena l’ho letto mi è crollato il mondo addosso. Chi l’avrebbe mai detto delle attività ad alto rischio nascoste nelle pieghe dei bilanci della Deutsche Bank che potrebbero mettere a rischio la Germania! Ma quando ve ne siete accorti, perché non l’avete detto prima, cosa vi tratteneva? Potevate almeno spifferarlo a Grillo, ci pensava poi lui a inserirlo nel vangelo a cinque stelle. Ah, averlo saputo! Con la mia liquidazione invece di bund tedeschi acquistavo un orticello per la verdura e una capra per il latte.

4 commenti:

  1. Ho letto in un suo post, (di cui purtroppo, ho salvato la frase, ma non il link) questa sua frase:"Marx esprime anche la necessità di "spezzare", "demolire" la macchina statale, evitando di trasferirla così com'è dalle mani borghesi a quelle proletarie".
    Potrebbe, farmi capire, meglio questo passo?
    Grazie

    Luigi

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  2. In questi giorni, certi giornalisti stanno imbastendo il teatrino delle ovvietà.
    Sempre sul Sole24ore, ieri Zingales scriveva:

    «L'euro è stato un bellissimo ideale, ma lo si cercò di realizzare prima che ci fossero le condizioni necessarie per sostenerlo. Bisognava fare prima gli europei e poi l'Europa e non viceversa. Perché Paesi diversi possano vivere con la stessa moneta è necessario che siano integrati non solo nel mercato dei prodotti (come lo è l'Unione europea), ma anche nel mercato del lavoro. Nel frattempo è meglio che seppelliamo la moneta unica prima che la moneta unica seppellisca per sempre l'idea di Europa.»

    Posso assicurare che certe famiglie operaie ben informate, a queste conclusioni, vi erano giunte già anni fa, quando iniziò il processo di delocalizzazione della produzione.
    Com'è possibile aggregare dal punto di vista economico stati dove un operaio mediamente vive con 500€ mensili ad altri in cui si fatica a campare con 1100€?

    Ma certi giornalisti, analisti, esperti vari, ecc...sembrano svegliarsi solo oggi, nel bel mezzo della bufera.

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  3. ecco qua, luigi:
    http://diciottobrumaio.blogspot.com/2010/01/falsificazioni-di-marx_9007.html

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  4. La parte finale su Grillo è stupenda. Tutto il resto fa sempre bene leggerlo, il tuo blog ormai è diventato un punto d'informazione fisso.

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