martedì 7 settembre 2010

I gattopardi


La borghesia illuminata, gli ex liquidatori del patrimonio nazionale, non si sporca le mani con appartamenti vista Colosseo, preferisce comprare a Manhatan con i proventi delle consulenze Goldman Schach, le carriere accademiche, le liquidazioni miliardarie; predilige i “gruppi di riflessione” alle orge nei lettoni, Saint Morizt a Ponte di Legno, Cape Cod a Porto Rotondo, il Britannia agli custom line dai nomi improbabili …..
Non c’è che da essere contenti, in attesa di nuovi “sacrifici” in nome del debito e della compatibilità globale; e siccome il sacrificio è inconcepibile senza ricompensa, prometteranno, a loro volta, riforme e cambiamenti epocali, efficienza e giustizia, a cominciare da quella fiscale. Dosi sempre più forti di talk-show, di balle vuote di reale contenuto, per tenere mansueti tutti quelli che il mattino si alzano per andare a chiudersi, prigionieri disciplinati del proprio ruolo, nelle fabbriche, alla catena, negli uffici, davanti a un monitor, in quei posti laddove i gradi di umanità e inumanità si misurano secondo la morale del rendimento e l’estro del padrone, del capetto.

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