venerdì 21 maggio 2010

Dissimulazione


Il 21 maggio 1935, il Cancelliere tedesco Adolf Hitler pronuncia un discorso davanti al Reichstag, in cui insiste nel dire che il suo governo nazional-socialista è impegnato per la pace. "Il Reich tedesco – dice il leader nazista – specialmente l'attuale governo tedesco, non ha altro desiderio se non di vivere in condizioni di pace e di amicizia con tutti gli Stati limitrofi." La vera minaccia per la pace in Europa, dichiara Hitler, è il bolscevismo.
Nel suo discorso, Hitler denuncia il Trattato di Versailles e le restrizioni poste alla Germania dopo la prima guerra mondiale, dicendo: "invece di uguaglianza di tutti i paesi, ne è venuta una classificazione tra vincitori e vinti; in luogo della parità di diritti, è stata posta la differenziazione tra i beneficiari di diritti e di quelli senza diritti; in luogo di riconciliazione di tutti, la punizione dei vinti e al posto del disarmo internazionale, il disarmo per la sconfitta ".
Hitler sorvolando disinvoltamente sul fatto che a scatenare il conflitto furono gli imperi centrali, avverte che sarebbe ora di ristabilire la parità economica e militare della Germania con le grandi potenze del mondo.
Lo stesso giorno, il governo nazista ribattezza il Ministero della Difesa in Ministero della Guerra. Una nuova legge inoltre istituisce un programma di addestramento militare per tutti i cittadini abili tedeschi di età compresa tra 20 e 35, esclusi gli ebrei. Hitler ha quindi dichiarato: "Chi accende la fiaccola della guerra in Europa può desiderare altro che caos".

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